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  • Immagine del redattorearchsilviabanfo

Trip 4: Iceland and Reykjavik


Ci sono angoli remoti e magici sulla terra, l'Islanda è uno di questi. In questa terra la natura si esprime in tutta la sua magia ed energia. In Islanda convivono vulcani e ghiacciai; deserti e praterie, spiagge nere e nevi perenni, luce continua e buio assoluto. La natura è padrona dell'isola: percorrendo le poche strade poco per volta ci si allontana dal caos delle città per immergersi in essa. La presenza dell'uomo si percepisce in pochissime tracce lungo il percorso: una casa isolata, pochi alberi piantumati e tristi, le recinzioni di delimitazione dei terreni. Alcuni villaggi di pescatori sulla costa Nord-Est si sviluppano attorno al porto senza una conformazione urbanistica studiata e programmata. Si tratta di piccole abitazioni ad un piano fuori terra colorate e sgargianti. Pochi edifici sono ancora in legno: probabilmente questo materiale, poco reperibile in Islanda, è stato presto sostituito da pareti prefabbricati dipinti.

A Djúpivogur un vecchio edificio ospita una caffetteria- ristorante il Langabúð cafe

la struttura risale al 1790 realizzata interamente in legno verniciato in rosso con piccole finestre con talaio in legno bianche.

Anche le chiese sono in legno ed in alcuni casi con muri in Torba. la Blue Church a Seyðisfjörður è un bel esempio di architettura religiosa realizzata nel 1920.

Recenti cantieri e costruzioni si vedono lungo il percorso: si tratta di nuove strutture alberghiere. Sono edifici isolati relizzati ai margini del contesto abitato ed immersi nella natura. Pare difficile cercare e trovare una chiave di lettura coerente nel costruire edifici contemporanei all'interno di un ambiente così fantastico.

Alcune di queste costruzioni si sviluppano come edifici isolati, piccoli cottage ; altri come stutture a blocco rivestitti in Legno a stecca.

Piccole casette si trovano nel paese di Arnarstapi lungo la costa Ovest. I cottage contengono una camera da letto e i servizi igienici. I piccoli edifici indipendenti si affacciano verso il mare con un'unica ampia vetrata. Le casette sono ad un unico piano fuori terra con tetto inclinato ad un'unica falda. Questi edifici possono essere considerati una nuova interpretazione del classico cottage sul mare. Forse una chiave di lettura corretta per il nuovo tessuto alberghiero, una 'contiuazione' del classico modo di utilizzare il territorio. Queste piccole strutture, a differenza delle grandi strutture alberghiere a 'stecca', risultano maggiormete coerenti con il territorio e con la storia architettonica locale.

L'energia e la creatività che contraddistigue il popolo islandese si manifesta in ogni scorcio della sua capitale.

Reykjavík è la capitale e principale città d'Islanda. Con circa 120.000 abitanti è il cuore politico, culturale ed economico dell'isola. Vi si trovano le maggiori facoltà universitarie del paese, teatri, musei e istituzioni culturali ed i principali servizi caratteristici di una capitale occidentale. Forma con altre città un conglomerato urbano di circa 200.000 abitanti, ovvero 2/3 dell'intera popolazione islandese. L'energia della natura si concentra nella città con una miriade di colori e attività culturali.

Sulle pareti cieche dei palazzi vi sono Murales di artisti famosi come Guido Van Helten.

La città è in ampliamento e la porzione verso il porto è un concentrato di cantieri e di nuovi edifici.

All'esterno la facciata movimentata è realizzata con una 'pelle' in vetro colorato con una struttura portante metallica. La struttura verticale affiancate l'una all'altra ricorda le colonne di basalto delle coste Sud dell'isola. La facciata è stata disegnata in stetta collaborazione con l'artista di origini islandese Olafur Eliasson. L'interno è luminoso e spazioso: il piano terreno ospita i bookshop e l'accesso alle sale minori, mentre un grande foyer con la scala principale di collegamento porta ai piani superiori

La dinamicità della capitale islandese è visibile anche nelle sue piccole botteghe di artisti locali. Si tratta di spazi di fotografi e designers innovativi.

Un esempio di piccola bottega è il negaozio FOTOGRAFI con le fotografie di Ari Sigvaldason e Einar Orn. Tutte le immagini esposte possono essere comprate in formati e dimesioni differetni: dalle Polaroid a immagini di grande formato.

There are remote and magical corners on the Earth , Iceland is one of these. In this land nature is expressed in all its magic and energy. Iceland has volcanoes and glaciers; Deserts and meadows, black beaches and perennial snow, continuous light and absolute darkness

In Djúpivogur an old building houses a café-restaurant in Langabúð cafe The structure dates back to 1790, entirely made of red painted wood with small white wooden tile windows. The churches are also in wood and in some cases with walls in Peat.

The Blue Church at Seyðisfjörður is a fine example of religious architecture built in 1920

Reykjavík is Iceland's capital and main city. With about 120,000 inhabitants, it is the political, cultural and economic heart of the island.

Among the new buildings, Harpa is the new cultural center built by architects Henning Larsen Architects & Batteriid Architects in 2011. Outside the exalted façade is made of a colored 'skin' with a metallic support structure. The vertical structure side by side reminds the basalt columns of the south coast of the island.

The dynamism of Iceland's capital is also visible in its small shops by local artists. It is a space of innovative photographers and designers. An example of a small shop is the negotiable FOTOGRAFI with photographs by Ari Sigvaldason and Einar Orn. All exposed images can be purchased in different sizes and sizes: from Polaroid to large format images


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